La biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra e può essere intesa come: diversità degli ecosistemi (ambienti naturali quali gli ambienti fluviali, marini, boschivi), delle specie (animali, piante, funghi, microrganismi), del patrimonio genetico (razze o varietà di specie selvatiche e domestiche) e dei complessi legami che si instaurano fra di loro.

La biodiversità garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra, per tutelarla sono state fatte diverse normative di tutela ambientale, inizialmente rivolte essenzialmente alla protezione delle specie e poi, grazie ad una visione più lungimirante, alla salvaguardia degli ambienti in cui le specie vivono. Sono queste le ragioni fondanti della Rete Natura 2000, la rete europea che protegge le specie vegetali, animali e gli habitat.

La Liguria, a causa dell’incredibile varietà di ambienti, è una delle regioni maggiormente ricche in biodiversità, ma vi sono molte specie vegetali, animali e habitat che sono minacciate o rischiano l’estinzione.

Gli habitat e le specie definiti prioritari (ai sensi della direttiva 92/43/CEE) sono quelli particolarmente minacciati sul territorio dell’Unione europea e che necessitano di una particolare forma di protezione prevista nella stessa direttiva. Le specie prioritarie segnalate in Liguria sono tre: la Campanula sabatia, una pianta endemica del ponente ligure, la Euplagia quadripunctaria, farfalla presente in larga parte della regione e il Canis lupus, o lupo, che è recentemente ricomparso nell’entroterra. Vi sono anche habitat prioritari, cioè gli habitat naturali che rischiano di scomparire nel territorio europeo.

La Liguria grazie alla sua morfologia eterogenea e alla sua storia geologica è una regione ove è rilevabile un elevato numero di specie animali e vegetali endemiche, cioè esclusive di un territorio

Con la LR n.28/2009, è stato costituito l’Osservatorio regionale per la biodiversità (Li.Bi.Oss), la cui gestione è in capo ad ARPAL. Li.Bi.Oss. è l’acronimo di Osservatorio della biodiversità ligure L’Osservatorio ha il compito di acquisire ed organizzare i dati inerenti il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, nazionale e regionale raccolti dai vari soggetti che operano sul territorio ligure.

Il parco rappresenta un sito eccezionale, in particolare per la conservazione dell’avifauna e di diverse specie di ambienti mediterranei rari, in via di rarefazione o al loro limite di distribuzione come il ginestrone (Ulex europaeus).

Nelle zone umide della piana della Magra, invece, sono presenti specie vegetali rare che trovano qui le uniche stazioni liguri, come il morso di rana (Hydrocharis morsus-ranae), e piante endemiche come l’enagra di Marinella (Oenothera marinellae) e la verga d’oro litorale (Solidago litoralis).

Oltre 80 specie di uccelli tutelate dalle normative europee sostano in queste zone e tra gli anfibi importante è la presenza della raganella (Hyla italica), del rospo smeraldino (Bufo viridis), dell’ululone appenninico (Bombina  pachypus) e del tritone punteggiato (Triturus vulgarisPresenti anche due coleotteri acquatici molto rari: Gyrinus suffriani e Hydroscapha gyrinoides.

Per la bassa e rocciosa costa di Maralunga di particolare interesse un bosco di leccio (Quercus ilex), oltre alle specie tipiche di spiagge e rupi.

Numerosi gli uccelli tutelati da normative internazionali quali il cormorano (Phalacrocorax aristotelis desmarestii, P. carbo sinensis), d’interesse comunitario, il passero solitario (Monticola solitarius), l’assiolo (Otus scops), l’usignolo (Luscinia megarhynchos) e molti altri. Presenti anche due coleotteri acquatici molto rari: Gyrinus suffriani e Hydroscapha gyrinoides